"Non è sinceramente ammissibile quanto accaduto ieri sera a Udine in occasione della partita Italia-Israele. La giornata è stata sconvolgente per l'immane tragedia che si è abbattuta su tutti gli appartenenti al Comparto sicurezza massacrati nell'agguato portato a termine nel Veronese, e resa ancor più insopportabile dalla folle serata che ha fatto registrare ancora feriti fra le Forze dell'ordine, ben otto fra gli uomini dei Reparti mobili di Padova e Bologna. Mentre ancora raccogliamo da terra i morti c'è da andare a soccorrere i feriti da un'altra parte. Ci chiediamo quando si deciderà di mettere la parola fine a tutto questo. La manifestazione per la pace svolta dopo che l'accordo di pace è stato già siglato, e poi autorizzata quando già c'è da accudire un evento sportivo di tale rilievo, è sinceramente il colmo se si tramuta nell'ennesima trappola per donne e uomini in divisa. Oltre 350 poliziotti feriti dall'inizio dell'anno non bastano? La politica deve assumersi le proprie responsabilità e prendere decisioni ferme, chiare, severe e responsabili, che consentano ai suoi figli migliori di potersi quantomeno difendere. Solidarietà, vicinanza e cordoglio dopo le tragedie non bastano, né garantire il diritto di manifestare può voler dire mandare al massacro i poliziotti che, ormai, sono veramente al limite della sopportazione".
Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo l'ennesima aggressione subita dalle forze dell'ordine in occasione del corteo pro Pal di ieri sera a Udine, mentre allo stadio era in corso la partita tra Italia e Israele.