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Italia-Israele, Fsp: “Mentre ancora raccogliamo i morti da terra c’è da soccorrere i feriti altrove.
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Italia-Israele, Fsp: “Mentre ancora raccogliamo i morti da terra c’è da soccorrere i feriti altrove.

"Non è sinceramente ammissibile quanto accaduto ieri sera a Udine in occasione della partita Italia-Israele. La giornata è stata sconvolgente per l'immane tragedia che si è abbattuta su tutti gli appartenenti al Comparto sicurezza massacrati nell'agguato portato a termine nel Veronese, e resa ancor più insopportabile dalla folle serata che ha fatto registrare ancora feriti fra le Forze dell'ordine, ben otto fra gli uomini dei Reparti mobili di Padova e Bologna. Mentre ancora raccogliamo da terra i morti c'è da andare a soccorrere i feriti da un'altra parte. Ci chiediamo quando si deciderà di mettere la parola fine a tutto questo. La manifestazione per la pace svolta dopo che l'accordo di pace è stato già siglato, e poi autorizzata quando già c'è da accudire un evento sportivo di tale rilievo, è sinceramente il colmo se si tramuta nell'ennesima trappola per donne e uomini in divisa. Oltre 350 poliziotti feriti dall'inizio dell'anno non bastano? La politica deve assumersi le proprie responsabilità e prendere decisioni ferme, chiare, severe e responsabili, che consentano ai suoi figli migliori di potersi quantomeno difendere. Solidarietà, vicinanza e cordoglio dopo le tragedie non bastano, né garantire il diritto di manifestare può voler dire mandare al massacro i poliziotti che, ormai, sono veramente al limite della sopportazione".

Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo l'ennesima aggressione subita dalle forze dell'ordine in occasione del corteo pro Pal di ieri sera a Udine, mentre allo stadio era in corso la partita tra Italia e Israele.

Maltrattamenti sui figli a Paola: condannato a 7 anni e 4 mesi il compagno della madre.
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Maltrattamenti sui figli a Paola: condannato a 7 anni e 4 mesi il compagno della madre.

È stato condannato a 7 anni e 4 mesi di reclusione, oltre al pagamento di 20 mila euro di multa, Giovanni Fiore, il compagno della madre dei due bambini di 2 e 4 anni vittime di maltrattamenti e abusi avvenuti a Paola, nel Cosentino. La sentenza è stata emessa con rito abbreviato.
I fatti risalgono a gennaio scorso, quando i piccoli furono ricoverati in ospedale con ematomi e ferite su tutto il corpo, segni evidenti delle violenze subite.
Nella stessa vicenda è stata coinvolta anche la nonna dei bambini, che però è stata assolta da ogni accusa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Paola, “perché il fatto non sussiste”. Revocati nei suoi confronti sia il divieto di dimora sia quello di allontanamento dai nipoti. La madre dei bambini, Andrea Calabria (difesa dall’avvocata Francesca Cribari), è invece rinviata a giudizio: dovrà comparire davanti al Tribunale collegiale il 10 dicembre 2025. Su di lei pendono accuse legate alla mancata tutela dei figli e alla presunta tolleranza dei comportamenti violenti del suo compagno.

Tragedia a Milano femminicidio in diretta. Urla, panico e sangue: 29enne assassinata dall’ex sotto lo sguardo dei vicini
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Tragedia a Milano femminicidio in diretta. Urla, panico e sangue: 29enne assassinata dall’ex sotto lo sguardo dei vicini

Tragedia in diretta nel quartiere Gorla di Milano.
Pamela Genini, 29 anni, è l’ennesima vittima di femminicidio in Italia. La giovane è stata brutalmente uccisa dal suo ex compagno, **Gianluca Soncin**, 52 anni, sul terrazzino di un appartamento in **via Iglesias 33**, sotto lo sguardo attonito dei vicini che hanno assistito alla scena e dato immediatamente l’allarme al **112**.

Secondo le prime ricostruzioni, Pamela aveva deciso di interrompere la relazione. Poche ore prima del dramma avrebbe chiesto aiuto a un altro suo ex, temendo la reazione violenta dell’uomo. Ma quando le forze dell’ordine sono arrivate, non c’è stato più nulla da fare: Soncin ha continuato a colpire la donna con un coltello, **anche mentre gli agenti facevano irruzione** nell’abitazione, forzando prima il portone e poi la porta interna.

All’arrivo sul terrazzino, la scena è stata agghiacciante. L’aggressore, dopo aver infierito su Pamela, **si è autoinferto due coltellate**. È stato trasportato d’urgenza all’ospedale **Niguarda**, dove è ora ricoverato in stato di fermo.
La sua auto, parcheggiata già dalla sera precedente nella via del delitto, è ora sotto sequestro. Gli investigatori stanno ricostruendo ogni dettaglio della dinamica.

Interrogato nella notte dalla pm **Alessia Menegazzo**, Soncin si è **avvalso della facoltà di non rispondere**. La Procura valuterà nelle prossime ore se procedere con l’arresto in flagranza o con un fermo di indiziato di delitto.

I numeri del femminicidio in Italia

Il caso di Pamela Genini si aggiunge a una lunga e dolorosa lista.
Secondo i dati diffusi dall’osservatorio *Non Una di Meno*, **dall’inizio del 2025 all’8 ottobre** si contano **almeno 70 femminicidi**, **3 suicidi indotti di donne** e **6 casi ancora in fase di accertamento**.
Una scia di violenza che non accenna a fermarsi e che riaccende l’urgenza di misure concrete per la tutela e la prevenzione contro la violenza di genere.

PLATÌ (RC). SCOPERTA PIANTAGIONE “INDOOR” IN UN BUNKER SOTTERRANEO
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PLATÌ (RC). SCOPERTA PIANTAGIONE “INDOOR” IN UN BUNKER SOTTERRANEO

Un vero e proprio bunker sotterraneo, nascosto sotto una casa di campagna e trasformato in una piantagione di marijuana perfettamente attrezzata: è quanto hanno scoperto i Carabinieri della Stazione di Platì, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio mirato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti.
A finire nei guai un uomo di 67 anni, denunciato in stato di libertà per produzione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. L’uomo, con ingegno aveva realizzato una sofisticata coltivazione “indoor” all’interno di un bunker ricavato alla base di una sua abitazione secondaria, situata in una zona rurale del territorio comunale.
L’operazione è scaturita dall’intuito dei militari dell’Arma, che durante una perlustrazione hanno notato una griglia di aerazione spuntare in modo anomalo tra la vegetazione. Seguendo il percorso dei condotti di ventilazione, i Carabinieri sono giunti fino all’ingresso di un locale nascosto, protetto da un ingegnoso sistema di carrucole e contrappesi che consentiva l’accesso al rifugio sotterraneo.
All’interno, gli operanti si sono trovati di fronte a una vera e propria serra clandestina: numerose piante di marijuana, di altezza compresa tra 60 e 180 centimetri, coltivate con un impianto idrico ed elettrico completo, alimentato da un allaccio abusivo alla rete pubblica. Il locale, costruito in violazione delle norme edilizie, era stato concepito per garantire la crescita delle piante lontano da occhi indiscreti, con sistemi di illuminazione e ventilazione controllata.
L’operazione rientra nel più ampio dispositivo di controllo del territorio attuato dalla Compagnia Carabinieri di Locri, che prosegue senza sosta le attività di contrasto alla produzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti, in un contesto territoriale complesso dove la presenza costante dell’Arma rappresenta un presidio fondamentale di legalità e sicurezza per i cittadini.
Si precisa che la persona coinvolta è da ritenersi innocente fino a eventuale sentenza definitiva di condanna, nel pieno rispetto dei diritti e delle garanzie previste dal nostro ordinamento.

CALABRIA, ANAS: PER INCIDENTE, CHIUSO UN TRATTO DELLA SS18 “TIRRENA INFERIORE” A FIUMEFREDDO BRUZIO IN PROVINCIA DI COSENZA
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CALABRIA, ANAS: PER INCIDENTE, CHIUSO UN TRATTO DELLA SS18 “TIRRENA INFERIORE” A FIUMEFREDDO BRUZIO IN PROVINCIA DI COSENZA

A causa di un incidente che ha coinvolto due veicoli, è al momento chiuso un tratto della strada statale 18 "Tirrena Inferiore", al km 331,100 in entrambe le direzioni, a Fiumefreddo Bruzio in provincia di Cosenza.
Il sinistro, le cui cause sono in corso di accertamento, ha causato il ferimento di tre persone.
Sul posto sono presenti le Forze dell'Ordine, il 118 e le squadre Anas per la gestione dell'evento e per il ripristino della viabilità nel più breve tempo possibile.
Il traffico veicolare al momento viene deviato lungo la viabilità locale con segnalazioni sul posto.

Esplosione Verona, Fsp: “Dolore per un’immane tragedia frutto dell’illegalità. Preso il terzo fuggitivo, ora severità assoluta, contestare la strage”  
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Esplosione Verona, Fsp: “Dolore per un’immane tragedia frutto dell’illegalità. Preso il terzo fuggitivo, ora severità assoluta, contestare la strage”  

"Non c'è modo di esprimere l'immenso dolore per la tragedia che si è verificata questa notte nel Veronese, in cui hanno perso la vita tre valorosi uomini dello Stato, mentre altri 15 sono rimasti gravemente feriti a causa dello scoppio di un casolare oggetto di sgombero. Il cordoglio e la solidarietà verso le vittime e i loro familiari si mescola allo sgomento per questo indicibile dramma, frutto dell'illegalità, della ferocia e della virulenta pervicacia di chi si oppone con tutto se stesso alle regole dello Stato e ad i suoi rappresentanti più fedeli. Questo vuole dire portare una divisa, attirare l'odio di gente senza scrupoli, che non si ferma davanti a nulla, che ogni giorno, in ogni modo, attenta alla sicurezza e all'incolumità degli altri e cerca di fare del male a chi fa il proprio dovere. Portare la divisa vuol dire uscire ogni giorno senza sapere se e come si tornerà a casa, qualsiasi sia il servizio da svolgere, e il prezzo è sempre alto, ma oggi è incalcolabile. Mentre ci stringiamo a chi sta vivendo ore di angoscia inaudita, anche il terzo fuggitivo è stato arrestato e adesso ci aspettiamo una severità assoluta e che sia contestata la strage dopo questo evento letteralmente apocalittico. A noi non resta che pregare perché i feriti possano guarire presto nel corpo mentre nell'anima, si sa, un operatore delle Forze dell'ordine rischia di non guarire mai più".

Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo il drammatico evento di questa notte quando, nel corso di un'attività di sgombero di una casa colonica a Castel d'Azzano in provincia di Verona, in cui si trovavano tre fratelli che secondo chi indaga hanno dolosamente causato lo scoppio del casolare, hanno perso la vita tre dei militari dell'Arma intervenuti, il Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, il Carabiniere Scelto Davide Bernardello e il Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà, mentre altre 15 persone, fra Carabinieri, Poliziotti delle UOPI (Unità operative di Primo Intervento) e Vigili del fuoco sono rimaste ferite nell'esplosione.

"Rendiamo onore ai colleghi che hanno perso la vita – aggiunge Maurizio Ferrara, Segretario Fsp Veneto -, e monitoriamo con trepidazione le condizioni dei feriti. Divise di colori diversi, ma tutte accomunate da un identico spirito di sacrificio, da una generosità e un coraggio che troppo spesso si danno per scontati, ma che soprattutto in momenti così atroci dovrebbero far riflettere tutti. A cominciare da chi prima di alzare una mano contro un Servitore dello Stato è chiamato a fermarsi e ripercorrere le assurde immagini della sciagura di oggi".

STUDENTI MAJORANA PROTAGONISTI A FIERA LEVANTE BARI. INCONTRO CON MINISTRO AGRICOLTURA CHE ACCOGLIE INVITO A VISITARE ISTITUTO CORIGLIANO-ROSSANO.
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STUDENTI MAJORANA PROTAGONISTI A FIERA LEVANTE BARI. INCONTRO CON MINISTRO AGRICOLTURA CHE ACCOGLIE INVITO A VISITARE ISTITUTO CORIGLIANO-ROSSANO.

L’Istituto d’Istruzione Superiore Majorana si conferma laboratorio d’eccellenza e palestra di quel nuovo modello di sviluppo economico e formativo e di quella nuova visione della scuola tecnica al centro dello sviluppo e per il rilancio identitario e competitivo del Made in Italy, che si sta sempre più affermando su scala nazionale. Con ed in questa missione sentita e condivisa da tutta la grande squadra dell’Alberghiero, dell’Agrario e dell’Industriale e con la bussola costante dei compiti di realtà e della formazione esperienziale in esterna su cui insiste da anni il Dirigente Saverio Madera, si inserisce anche l’ultima importante tappa di una delegazione dell’Istituto alla Fiera del Levante di Bari.

UN’ALTRA ESPERIENZA FORMATIVA A DIRETTO CONTATTO CON AZIENDE

Settanta studenti dell’indirizzo Agrario hanno partecipato con entusiasmo all’edizione 2025 della 88esima Campionaria internazionale di Bari, uno degli appuntamenti più prestigiosi del panorama fieristico nazionale, punto di riferimento per l’agricoltura 4.0, la meccanizzazione sostenibile e lo sviluppo delle nuove filiere produttive. Accompagnati dai docenti Mariateresa Bollini, Antonio Motolo, Rosa Murano, Sabina Migliozzi ed Elisabetta Ausilio, studenti e studentesse di Corigliano-Rossano hanno vissuto un’altra esperienza formativa immersiva, a diretto contatto con aziende, esperti e professionisti del settore, approfondendo le più recenti innovazioni in campo agronomico, meccanico e digitale; un altro momento di confronto e di osservazione diretta in cui la teoria incontra la pratica e la scuola si misura con le sfide dell’innovazione.. Ed in questo contesto hanno re-incontrato anche il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, che – dopo i precedenti incontri al Macfrut di Rimini e al Vinitaly a Sybaris – ha confermato il proprio apprezzamento per il lavoro degli studenti anche alla Fiera del Levante di Bari, manifestando inoltre il desiderio di visitare presto la Scuola.

PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO A FIERA LEVANTE CON FEDERACMA

La partecipazione, giunta al secondo anno consecutivo, è stata resa possibile grazie alla collaborazione con Federacma nell’ambito del Premio Cocchi, iniziativa che promuove la formazione tecnica e valorizza il ruolo delle nuove generazioni nel futuro dell’agricoltura italiana.

RICONOSCIMENTO DEL MINISTRO SU VALORE DELLA FORMAZIONE AGRARIA

Nel corso della visita agli stand espositivi, proprio il Ministro Lollobrigida ha consegnato al Majorana una targa dedicata al patrimonio agroalimentare nazionale, riconoscendo l’impegno dell’Istituto nel promuovere una formazione tecnica attenta all’innovazione, alla sostenibilità e al legame con il territorio.

FORMAZIONE ED ESPERIENZE PER CALABRIA INNOVATIVA E COMPETITIVA

Anche la partecipazione alla Fiera del Levante – sottolinea il Dirigente – rappresenta un’ulteriore tappa del percorso di formazione esterna che promuoviamo con i docenti, volto a integrare la didattica tradizionale con esperienze sul campo e momenti di confronto diretto con il mondo produttivo. Resta nella nostra ottica un approccio educativo che unisce sapere tecnico, cultura territoriale e visione, consentendo agli studenti di interpretare da protagonisti la transizione verso un’agricoltura sempre più sostenibile e digitale. Così, dalle aule di Corigliano-Rossano alle grandi vetrine nazionali di Rimini, Sybaris e Bari, continuiamo a rappresentare insieme a tutte le altre realtà scolastiche regionali – conclude Madera – quella Calabria della formazione che vuole cresce, innovarsi e farsi riconoscere per competenza, qualità e visione.

GIOIOSA IONICA (RC). AVEVA SOTTERRATO DECINE DI CHILI DI STUPEFACENTE NELLE CAMPAGNE: UN ARRESTO
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GIOIOSA IONICA (RC). AVEVA SOTTERRATO DECINE DI CHILI DI STUPEFACENTE NELLE CAMPAGNE: UN ARRESTO

IL RINVENIMENTO E L’AVVIO DELLE INDAGINI
Le indagini erano scattate nel corso dell’estate: nell’assolato mese di luglio, infatti, i Carabinieri
della Stazione di Gioiosa Ionica, supportati dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori Calabria”,
incuriositi da alcuni ambigui movimenti nelle campagne, avevano organizzato diverse battute nella
zona. Tra la fitta vegetazione, alcune tracce avevano insospettito i militari che, pertanto, avevano
deciso di vederci chiaro: non immaginavano che, sotterrati proprio sotto i loro piedi, ci fosse in
realtà un intero deposito di sostanze stupefacenti. All’interno di alcuni fusti in plastica riesumati dal
terreno, infatti, vi erano più di 30 chili di hashish e più di un kg e mezzo di cocaina.
L’ARRESTO
All’ingente rinvenimento è seguita una scrupolosa attività di indagine, coordinata dalla Procura
della Repubblica di Locri, diretta dal dott. Giuseppe Casciaro, che in breve tempo ha consentito di
raccogliere importanti elementi a carico di un 28enne di Gioiosa Ionica, tratto in arresto in
esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
GLI ALTRI RISULTATI NELLA LOTTA AL NARCOTRAFFICO LOCALE
Non si ferma, intanto, l’attività di contrasto al traffico delle sostanze stupefacenti nell’area della
Locride: soltanto negli ultimi due mesi, grazie alla laboriosa attività della Sezione Operativa di
Roccella Ionica e delle Stazioni di Caulonia, Riace e di Mammola sono state scoperte e smantellate
ben cinque piantagioni di cannabis, per un totale di più di 2000 arbusti sottratti al narcotraffico
locale: a seguito delle attività di indagine svolte sotto la costante direzione della Procura di Locri un
uomo di Camini (RC) è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari mentre un
giovane di Mammola (RC) è stato deferito in stato di libertà. Entrambi dovranno rispondere di
coltivazione illecita di sostanze stupefacenti.
I provvedimenti adottati sono stati disposti in sede di indagini preliminari, pertanto i destinatari
dello stesso sono persone sottoposte ad indagini e, quindi, presunte innocenti fino ad eventuale
sentenza di condanna definitiva.

Papa Leone XIV da Mattarella scortato da Corazzieri a cavallo
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Papa Leone XIV da Mattarella scortato da Corazzieri a cavallo

Papa Leone è giunto alle 10,39 al Palazzo del Quirinale in visita di Stato. La automobile, una Jeep, con a bordo il Pontefice ha varcato il Portone Principale scortata da un drappello di corazzieri a cavallo. Ad attenderlo nel Cortile d'Onore il Presidente Sergio Mattarella. Appena giunta la delegazione, la bandiera bianca e gialla vaticana è stata innalzata sul Torrino del Quirinale. Il Papa e Mattarella si sono stretti la mano e hanno ricevuto gli onori "da fermo" ascoltando i rispettivi inni nazionali. La delegazione del governo italiano viene guidata dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, quella vaticana dal Segretario di Stato, cardinal Pietro Parolin. Le delegazioni hanno raggiunto i capi di Stato all'interno del Palazzo, nella Sala del Bronzino, dove sono avvenute le presentazioni ufficiali. Dopo gli onori, è iniziato il colloquio privato tra i due capi di stato.

Verona, esplosione durante sgombero casolare: morti tre carabinieri, 13 feriti. Fermati due fratelli
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Verona, esplosione durante sgombero casolare: morti tre carabinieri, 13 feriti. Fermati due fratelli

Tre carabinieri sono morti nell'esplosione avvenuta oggi durante uno sgombero in una casa rurale del comune di Castel d'Azzano (Verona) nel corso delle prime ore del mattino. L'esplosione ha provocato il crollo della struttura. Ci sono tredici feriti tra carabinieri, poliziotti e vigili del fuoco.

Fermati due fratelli
Un uomo e una donna, fratello e sorella, che occupavano il casolare dove si è verificata l'esplosione, sono stati fermati per accertamenti. Nella casa con loro abitava anche un terzo fratello al momento irreperibile. Sono tutti italiani.

Questa mattina "erano diversi i provvedimenti giudiziari che stavamo eseguendo: nell'accedere all'abitazione ci siamo trovati di fronte a un gesto di assoluta follia. È stata accesa una bombola del gas. La deflagrazione ha colpito in pieno i nostri militari", ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Verona, Claudio Papagno, alla trasmissione 'Uno mattina news', dove sono state trasmesse immagini esclusive del Tg1 sull'esplosione avvenuta a Castel d'Azzano.

"Stiamo cercando di recuperare gli elementi a disposizione - ha aggiunto - ma questa è la ricostruzione: un gesto intenzionale fatto durante l'accesso dei militari in una palazzina in stato di abbandono in cui da diversi mesi gli occupanti si erano asserragliati al suo interno". Al momento "due persone sono state fermate e la loro posizione è al vaglio dell'autorità giudiziaria, mentre continuano le ricerche di una terza persona", un terzo fratello.