Un vero e proprio bunker sotterraneo, nascosto sotto una casa di campagna e trasformato in una piantagione di marijuana perfettamente attrezzata: è quanto hanno scoperto i Carabinieri della Stazione di Platì, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio mirato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti.
A finire nei guai un uomo di 67 anni, denunciato in stato di libertà per produzione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. L’uomo, con ingegno aveva realizzato una sofisticata coltivazione “indoor” all’interno di un bunker ricavato alla base di una sua abitazione secondaria, situata in una zona rurale del territorio comunale.
L’operazione è scaturita dall’intuito dei militari dell’Arma, che durante una perlustrazione hanno notato una griglia di aerazione spuntare in modo anomalo tra la vegetazione. Seguendo il percorso dei condotti di ventilazione, i Carabinieri sono giunti fino all’ingresso di un locale nascosto, protetto da un ingegnoso sistema di carrucole e contrappesi che consentiva l’accesso al rifugio sotterraneo.
All’interno, gli operanti si sono trovati di fronte a una vera e propria serra clandestina: numerose piante di marijuana, di altezza compresa tra 60 e 180 centimetri, coltivate con un impianto idrico ed elettrico completo, alimentato da un allaccio abusivo alla rete pubblica. Il locale, costruito in violazione delle norme edilizie, era stato concepito per garantire la crescita delle piante lontano da occhi indiscreti, con sistemi di illuminazione e ventilazione controllata.
L’operazione rientra nel più ampio dispositivo di controllo del territorio attuato dalla Compagnia Carabinieri di Locri, che prosegue senza sosta le attività di contrasto alla produzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti, in un contesto territoriale complesso dove la presenza costante dell’Arma rappresenta un presidio fondamentale di legalità e sicurezza per i cittadini.
Si precisa che la persona coinvolta è da ritenersi innocente fino a eventuale sentenza definitiva di condanna, nel pieno rispetto dei diritti e delle garanzie previste dal nostro ordinamento.
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CALABRIA, ANAS: PER INCIDENTE, CHIUSO UN TRATTO DELLA SS18 “TIRRENA INFERIORE” A FIUMEFREDDO BRUZIO IN PROVINCIA DI COSENZA
A causa di un incidente che ha coinvolto due veicoli, è al momento chiuso un tratto della strada statale 18 "Tirrena Inferiore", al km 331,100 in entrambe le direzioni, a Fiumefreddo Bruzio in provincia di Cosenza.
Il sinistro, le cui cause sono in corso di accertamento, ha causato il ferimento di tre persone.
Sul posto sono presenti le Forze dell'Ordine, il 118 e le squadre Anas per la gestione dell'evento e per il ripristino della viabilità nel più breve tempo possibile.
Il traffico veicolare al momento viene deviato lungo la viabilità locale con segnalazioni sul posto.
Esplosione Verona, Fsp: “Dolore per un’immane tragedia frutto dell’illegalità. Preso il terzo fuggitivo, ora severità assoluta, contestare la strage”
"Non c'è modo di esprimere l'immenso dolore per la tragedia che si è verificata questa notte nel Veronese, in cui hanno perso la vita tre valorosi uomini dello Stato, mentre altri 15 sono rimasti gravemente feriti a causa dello scoppio di un casolare oggetto di sgombero. Il cordoglio e la solidarietà verso le vittime e i loro familiari si mescola allo sgomento per questo indicibile dramma, frutto dell'illegalità, della ferocia e della virulenta pervicacia di chi si oppone con tutto se stesso alle regole dello Stato e ad i suoi rappresentanti più fedeli. Questo vuole dire portare una divisa, attirare l'odio di gente senza scrupoli, che non si ferma davanti a nulla, che ogni giorno, in ogni modo, attenta alla sicurezza e all'incolumità degli altri e cerca di fare del male a chi fa il proprio dovere. Portare la divisa vuol dire uscire ogni giorno senza sapere se e come si tornerà a casa, qualsiasi sia il servizio da svolgere, e il prezzo è sempre alto, ma oggi è incalcolabile. Mentre ci stringiamo a chi sta vivendo ore di angoscia inaudita, anche il terzo fuggitivo è stato arrestato e adesso ci aspettiamo una severità assoluta e che sia contestata la strage dopo questo evento letteralmente apocalittico. A noi non resta che pregare perché i feriti possano guarire presto nel corpo mentre nell'anima, si sa, un operatore delle Forze dell'ordine rischia di non guarire mai più".
Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo il drammatico evento di questa notte quando, nel corso di un'attività di sgombero di una casa colonica a Castel d'Azzano in provincia di Verona, in cui si trovavano tre fratelli che secondo chi indaga hanno dolosamente causato lo scoppio del casolare, hanno perso la vita tre dei militari dell'Arma intervenuti, il Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, il Carabiniere Scelto Davide Bernardello e il Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà, mentre altre 15 persone, fra Carabinieri, Poliziotti delle UOPI (Unità operative di Primo Intervento) e Vigili del fuoco sono rimaste ferite nell'esplosione.
"Rendiamo onore ai colleghi che hanno perso la vita – aggiunge Maurizio Ferrara, Segretario Fsp Veneto -, e monitoriamo con trepidazione le condizioni dei feriti. Divise di colori diversi, ma tutte accomunate da un identico spirito di sacrificio, da una generosità e un coraggio che troppo spesso si danno per scontati, ma che soprattutto in momenti così atroci dovrebbero far riflettere tutti. A cominciare da chi prima di alzare una mano contro un Servitore dello Stato è chiamato a fermarsi e ripercorrere le assurde immagini della sciagura di oggi".
GIOIOSA IONICA (RC). AVEVA SOTTERRATO DECINE DI CHILI DI STUPEFACENTE NELLE CAMPAGNE: UN ARRESTO
IL RINVENIMENTO E L’AVVIO DELLE INDAGINI
Le indagini erano scattate nel corso dell’estate: nell’assolato mese di luglio, infatti, i Carabinieri
della Stazione di Gioiosa Ionica, supportati dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori Calabria”,
incuriositi da alcuni ambigui movimenti nelle campagne, avevano organizzato diverse battute nella
zona. Tra la fitta vegetazione, alcune tracce avevano insospettito i militari che, pertanto, avevano
deciso di vederci chiaro: non immaginavano che, sotterrati proprio sotto i loro piedi, ci fosse in
realtà un intero deposito di sostanze stupefacenti. All’interno di alcuni fusti in plastica riesumati dal
terreno, infatti, vi erano più di 30 chili di hashish e più di un kg e mezzo di cocaina.
L’ARRESTO
All’ingente rinvenimento è seguita una scrupolosa attività di indagine, coordinata dalla Procura
della Repubblica di Locri, diretta dal dott. Giuseppe Casciaro, che in breve tempo ha consentito di
raccogliere importanti elementi a carico di un 28enne di Gioiosa Ionica, tratto in arresto in
esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
GLI ALTRI RISULTATI NELLA LOTTA AL NARCOTRAFFICO LOCALE
Non si ferma, intanto, l’attività di contrasto al traffico delle sostanze stupefacenti nell’area della
Locride: soltanto negli ultimi due mesi, grazie alla laboriosa attività della Sezione Operativa di
Roccella Ionica e delle Stazioni di Caulonia, Riace e di Mammola sono state scoperte e smantellate
ben cinque piantagioni di cannabis, per un totale di più di 2000 arbusti sottratti al narcotraffico
locale: a seguito delle attività di indagine svolte sotto la costante direzione della Procura di Locri un
uomo di Camini (RC) è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari mentre un
giovane di Mammola (RC) è stato deferito in stato di libertà. Entrambi dovranno rispondere di
coltivazione illecita di sostanze stupefacenti.
I provvedimenti adottati sono stati disposti in sede di indagini preliminari, pertanto i destinatari
dello stesso sono persone sottoposte ad indagini e, quindi, presunte innocenti fino ad eventuale
sentenza di condanna definitiva.
Papa Leone XIV da Mattarella scortato da Corazzieri a cavallo
Papa Leone è giunto alle 10,39 al Palazzo del Quirinale in visita di Stato. La automobile, una Jeep, con a bordo il Pontefice ha varcato il Portone Principale scortata da un drappello di corazzieri a cavallo. Ad attenderlo nel Cortile d'Onore il Presidente Sergio Mattarella. Appena giunta la delegazione, la bandiera bianca e gialla vaticana è stata innalzata sul Torrino del Quirinale. Il Papa e Mattarella si sono stretti la mano e hanno ricevuto gli onori "da fermo" ascoltando i rispettivi inni nazionali. La delegazione del governo italiano viene guidata dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, quella vaticana dal Segretario di Stato, cardinal Pietro Parolin. Le delegazioni hanno raggiunto i capi di Stato all'interno del Palazzo, nella Sala del Bronzino, dove sono avvenute le presentazioni ufficiali. Dopo gli onori, è iniziato il colloquio privato tra i due capi di stato.
La Nazione africana Capo Verde fa la storia e si qualifica ai Mondiali. Poi l’invasione di campo
Capo Verde si è qualificato per i Mondiali 2026. La piccola Nazione africana, situata nell'arcipelago vulcanico al largo della costa nord-occidentale del continente, a 500 chilometri dalle coste del Senegal, ha scritto una nuova pagina della storia del calcio diventando il secondo Paese più piccolo (conta una popolazione di circa 560mila abitanti) a riuscire a qualificarsi per la rassegna iridata, che si terrà la prossima estate in Stati Uniti, Messico e Canada.
La squadra allenata dal ct Pedro Leitao Brito, ex difensore capoverdiano anche conosciuto come 'Bubista', ha superato Eswatini 3-0 certificando il primo posto nel girone D delle qualificazioni africane, alendo a 23 punti, e relegando il Camerun alla seconda piazza. Tra i protagonisti anche un ex Serie A, Livramento, attaccante passato dall'Hellas Verona oggi al Casa Pia, in Portogallo. Al triplice fischio del match che ha fatto volare Capo Verde ai Mondiali si è scatenata la gioia di un popolo intero, con i giocatori in lacrime che hanno abbracciato i propri tifosi durante l'inevitabile invasione di campo.
CIRÒ-MONTE PORZIO CATONE, SI RAFFORZA GEMELLAGGIO. VINO PROTAGONISTA INSIEME A LUIGI LILIO, TRA I MID PIÙ IMPORTANTI DELLA CALABRIA STRAORDINARIA.
Lunedì 13 ottobre 2025 – Le due città italiane del Vino e del Calendario, il piccolo borgo calabrese di Cirò e Monte Porzio Catone, pronte a ufficializzare il patto di gemellaggio per continuare a rafforzare quel ponte ideale tra passato e futuro, tra la terra che ha dato i natali a Luigi Lilio che nel 1500 consegnò alla Storia e all’Umanità il Calendario e la Città che, a Villa Mondragone, ne sancì l’adozione ufficiale. La sottoscrizione avverrà il prossimo mercoledì 15 ottobre, in occasione della seconda edizione della Festa della Vendemmia.
SINDACO SOTTOLINEA IMPEGNO ASSESSORE GALLO PER RILANCIO MID
Continua, con convinzione e visione, l’impegno istituzionale di Cirò nella valorizzazione del genio e dell’eredità scientifica del suo più illustre concittadino al quale – ricorda il Sindaco Mario Sculco - l’assessore regionale alle minoranze linguistiche Gianluca Gallo ha voluto dedicare l’edizione calabrese del Merano Wine Festival Calabria, finalizzata per l’appunto, al rilancio strategico del metodo MID come chiave di lettura della reale e competitiva straordinarietà della Calabria, proseguita anche con altri MID al Vinitaly and the City a Sybaris conclusosi con la presentazione ufficiale dello spot dedicato ai MID, DOVE TUTTO È COMINCIATO. Anche qui il nome del Matematico che ha dato al mondo il Calendario a tutt’oggi vigente, testimonianza di una Calabria inedita ed inesplorata, ma che invece ha contribuito alla Storia universale.
MERCOLEDÌ 15 LA FESTA DELLA VENDEMMIA: TRADIZIONE, SCUOLA E CULTURA
La mattinata del 15 ottobre sarà dedicata alla Festa della Vendemmia, evento promosso dall’Istituto Omnicomprensivo Luigi Lilio in sinergia con la Pro Loco Luigi Lilio. Gli studenti e i volontari metteranno in scena le fasi della raccolta e della lavorazione dell’uva: dalla pigiatura alla torchiatura, fino alla produzione del mosto, raccontando con gesti e immagini il valore di una tradizione che continua a pulsare nel cuore del borgo. Ad arricchire la mattinata, la sfilata in abiti tipici della tradizione contadina e le esibizioni della scuola di danza Ypsicron, per una festa che intreccia memoria, educazione e partecipazione.
L’ARRIVO DEI BUYERS INTERNAZIONALI DEL MIRABILIA 2025
Cirò ospiterà, nella stessa giornata, 50 buyers internazionali provenienti da Europa, Stati Uniti e altri Paesi del mondo, partecipanti al progetto Mirabilia 2025. Insieme al Presidente della Camera di Commercio di Crotone, Catanzaro e Vibo Valentia, Pietro Falbo, saranno accolti in visita ai quattro musei del borgo, il Museo dedicato a Luigi Lilio, quello dedicato a Giano Lacinio, altro MID della Calabria Straordinaria; il Museo della Cultura Contadina ed il Museo Civico e Archeologico, per scoprire un patrimonio identitario che fa di Cirò un centro culturale di valore mediterraneo.
GEMELLAGGIO CON MONTE PORZIO CATONE: IL SIGILLO DEL CALENDARIO
Nel pomeriggio, la città accoglierà il sindaco di Monte Porzio Catone, Massimo Pulcini, e una delegazione istituzionale per suggellare, in un Consiglio comunale straordinario convocato alle ore 19, il Patto di Gemellaggio tra i due Comuni. Un atto simbolico e storico, che completa il percorso avviato lo scorso 15 aprile a Villa Mondragone, dove il sindaco Sculco appose la prima firma del patto durante la seduta straordinaria del consiglio comunale laziale.
UN GEMELLAGGIO CHE GUARDA AL FUTURO
Il gemellaggio nasce nel segno del Calendario, che vide la luce nel 1582 proprio a Villa Mondragone, grazie al genio di Lilio. Da allora, quella visione scientifica e spirituale continua a unire i popoli e a scandire il tempo di tutto il mondo. Oggi – sottolinea il Primo Cittadino – rafforziamo un legame che va oltre la storia: Cirò e Monte Porzio Catone condividono una pagina di civiltà e di progresso, e intendono trasformarla in un’occasione di crescita, scambio e cooperazione per le nostre comunità. È un ponte di amicizia che parla di identità, di conoscenza e di futuro.
Verona, esplosione durante sgombero casolare: morti tre carabinieri, 13 feriti. Fermati due fratelli
Tre carabinieri sono morti nell'esplosione avvenuta oggi durante uno sgombero in una casa rurale del comune di Castel d'Azzano (Verona) nel corso delle prime ore del mattino. L'esplosione ha provocato il crollo della struttura. Ci sono tredici feriti tra carabinieri, poliziotti e vigili del fuoco.
Fermati due fratelli
Un uomo e una donna, fratello e sorella, che occupavano il casolare dove si è verificata l'esplosione, sono stati fermati per accertamenti. Nella casa con loro abitava anche un terzo fratello al momento irreperibile. Sono tutti italiani.
Questa mattina "erano diversi i provvedimenti giudiziari che stavamo eseguendo: nell'accedere all'abitazione ci siamo trovati di fronte a un gesto di assoluta follia. È stata accesa una bombola del gas. La deflagrazione ha colpito in pieno i nostri militari", ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Verona, Claudio Papagno, alla trasmissione 'Uno mattina news', dove sono state trasmesse immagini esclusive del Tg1 sull'esplosione avvenuta a Castel d'Azzano.
"Stiamo cercando di recuperare gli elementi a disposizione - ha aggiunto - ma questa è la ricostruzione: un gesto intenzionale fatto durante l'accesso dei militari in una palazzina in stato di abbandono in cui da diversi mesi gli occupanti si erano asserragliati al suo interno". Al momento "due persone sono state fermate e la loro posizione è al vaglio dell'autorità giudiziaria, mentre continuano le ricerche di una terza persona", un terzo fratello.
COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI CROTONE
Oggi, nelle province di Crotone, di Taranto e di Bologna, nonché presso le Case Circondariali di Agrigento, Prato, Secondigliano (NA) e Ancona, di Reclusione di San Gimignano (SI) e Saluzzo (CN), i Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, coadiuvati nella fase esecutiva da quelli dei Comandi Provinciali di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Taranto e Bologna, del Nucleo Cinofili, dell’8° Nucleo Elicotteri e dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia di quest’ultimo Capoluogo, nei confronti di 21 persone (per 18 dei quali è stata adottata la custodia cautelare in carcere e 3 quella dell’Obbligo di Dimora nel Comune di Residenza), gravemente indiziate, a vario titolo, per i reati di “associazione a delinquere del tipo mafioso”, “omicidio”, “estorsione”, “turbata libertà degli incanti”, “danneggiamento”, “ricettazione” e per dei “reati nella materia delle armi”, questi ultimi, aggravati dal cosiddetto “metodo” o dalle “finalità mafiose”.
Il procedimento per le fattispecie di reato ipotizzate è attualmente nella fase delle indagini preliminari.
La fiamma olimpica tornerà a brillare nelle strade cittadine
Il Comune di Crotone, infatti, è stato selezionato dalla Fondazione Milano Cortina 2026 come "Comune di Passaggio" per la Fiamma Olimpica in vista dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026.
Il passaggio della Fiamma Olimpica è previsto per domenica 21 dicembre 2025 e rappresenta un’occasione di altissimo valore simbolico e promozionale per l’intera comunità crotonese.
Un evento che celebra lo sport e valorizza il territorio
La Staffetta della Fiamma Olimpica, che attraverserà l’intero territorio nazionale, arriva a Crotone come riconoscimento del ruolo e della bellezza del nostro territorio, per la storia della città legata alle antiche Olimpiadi ma anche per la visione attuale che l’amministrazione annette allo sport per il valore educativo, sociale e aggregativo.
L’evento non è soltanto una celebrazione dello sport e dei suoi valori universali, ma anche una straordinaria opportunità per promuovere le eccellenze culturali, artistiche, gastronomiche e le tradizioni della nostra città.
Crotone sarà al centro di una vetrina internazionale, pronta ad accogliere cittadini, turisti e delegazioni in un’atmosfera di festa, orgoglio e partecipazione collettiva.
Un impegno condiviso per un evento storico
Per garantire la piena riuscita del passaggio della Fiamma Olimpica, il Comune di Crotone provvederà alla sottoscrizione della convenzione con la Fondazione Milano Cortina 2026, che definirà gli aspetti organizzativi e logistici dell’evento, secondo un programma strutturato e uniforme che interesserà tutte le città coinvolte nella staffetta.
“Il giorno del solstizio d’inverno le strade della nostra città saranno illuminate dalla fiamma olimpica. È sempre motivo d’orgoglio accogliere il simbolo storico delle olimpiadi, a maggior ragione se nella nostra città, patria di campioni dei giochi antichi. La nostra comunità sarà pronta ad accoglierla in un abbraccio collettivo” dichiara l’assessore allo Sport Luca Bossi